Visualizzazione Stampabile
-
Allegati: 1
Ciao Ingegnere
Ieri sera si è spento l'Ingegner Ferdinand Piëch, in una clinica di Rosenheim. Sembra che fosse in viaggio verso un evento in Oberbayern.
Si è già detto molto su questo Forum sul suo conto: è stato l'uomo che ha preso la Volkswagen e l'ha tirata fuori da una crisi nera, dopotutto, volendo fortemente progetti come la Volkswagen Phaeton (che, quando uscì, fu considerata l'auto meglio fatta della storia) e la Bugatti Veyron --Piëch ha sempre, sempre voluto progettare un motore con sedici cilindri, fin dagli inizi della sua lunghissima ed illustre carriera, sogno che ha coronato con la Veyron. Di cui possedeva due esemplari, uno per sé ed uno per sua moglie Ursula, che usavano come noi usiamo le nostre auto.
Tra tutto questo, è stato l'uomo che ha preso a cuore il progetto della New Beetle e l'ha fatto diventare una macchina vera, che ha venduto più di un milione di esemplari e attorno alla quale si è aggregata e sviluppata questa community.
...e, come ingegnere, è una persona che si è guadagnata infinita stima e rispetto da queste parti.
Anche se non aveva più un ruolo di primo piano "a casa sua:VW", per tutto quello che ha fatto e che ha rappresentato, ci mancherà moltissimo.
R.I.P., ingegner Piëch.
☆17.04.1937 ☾ 25.08.2019
https://www.newbeetleclubitalia.it/a...id=27781&stc=1
-
Audi deve a Piech la sua esistenza.
-
Bisognerebbe ricordarsi più spesso di come tutto nasce spesso dalla genialità di un singolo individuo, e che ognuno se vuole può fare la differenza...:nerd:
Ciao Ferdinand e insegna agli angeli come regolare la carburazione... :D
(scusate ma è stato più forte di me...)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
phormula
Audi deve a Piech la sua esistenza.
Già, tra le altre cose.
Stavo leggendo la sua biografia (per l'ennesima volta). È impossibile prendere un suo successo o un suo lascito duraturo al mondo dell'automobile senza aggiungere "tra le altre cose", tante ne ha fatte di significative.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
mihares
Già, tra le altre cose.
Stavo leggendo la sua biografia (per l'ennesima volta). È impossibile prendere un suo successo o un suo lascito duraturo al mondo dell'automobile senza aggiungere "tra le altre cose", tante ne ha fatte di significative.
Era un uomo testardo, ambizioso ed orgoglioso. Del resto prima di arrivare in Volkswagen, le battaglie tra lui e Ferdinand Porsche portarono all'estromissione della famiglia dal controllo diretto dell'azienda. E alcune voci attribuiscono molta della responsabilità del Dieselgate al clima da lui instaurato in Volkswagen, clima per cui era impossibile dire di no alle richieste dall'alto. Piech era noto per sbarazzarsi senza troppi complimenti dei sottoposti che osassero dargli contro. Per rendere l'idea, alla fine degli anni '60, in base ad un accordo di collaborazione tra VW e Porsche, gli venne dato l'incarico di seguire lo sviluppo di una proposta di erede del Maggiolino, che si concretizzò nella EA 266. Per i tempi, una vettura tecnologicamente incredibile. Carrozzeria due volumi, tre porte, ampio bagagaliaio nel cofano anteriore e portellone posteriore. Per non sottrarre spazio all'abitacolo, il motore era collocato sotto il sedile posteriore. L'astina per il controllo del livello dell'olio, collocata nel bagagliaio posteriore, era lunga più di un metro! Con un quattro cilindri 1.6, raggiungeva i 190 km/h. Un capolavoro di tecnologia, se fosse entrata in produzione, la concorrenza sarebbe invecchiata di colpo. Infatti, VW ne deliberò la produzione e si iniziò ad allestire le linee. Il progetto venne bloccato all'ultimo minuto, quando la nuova dirigenza VW si rese conto che sarebbe stata troppo costosa da produrre e quindi non redditizia, e complicata da assistere, perchè era complicato accedere alla meccanica. Quando seppe che il progetto era stato cassato si racconta che Piech andò su tutte le furie e per ripicca ordinò la distruzione di tutti i prototipi e dei motori. Furono pressati e mandati in fonderia. Della sua creatura non doveva sopravvivere nulla. L'unico esemplare sopravvissuto (e oggi visibile nel museo VW) si salvò perchè in mano a Volkswagen.
Lui era fatto così.