Sostituzione pastiglie freno posteriori e regolazione cavi freno a mano.
Ciao a tutti,
dopo ben 77000 Km devo sostituire le pastiglie dei freni posteriori.
Ho provato a leggermi le istruzioni sul Manuale Officina, ma l'operazione mi sembra alquanto complicata in quanto si parla di "attrezzi specifici", "spurghi vari" e "calibrazione del freno a mano"...
Qualcuno di voi ha già sostituito tali pastiglie autonomamente? Mi piacerebbe imparare in quanto è una delle poche manutenzioni che non ho mai fatto personalmente.
Grazie, ciao.
Dario
Smontaggio tunnel centrale
Buongiorno a tutti, qualcuno ha mai smontato il tunnel centrale ?? purtroppo nella sostituzione pastiglie posteriori
Mi si è staccata una fune freno a mano, e da quanto ho capito per riattaccarla bisogna smontare il tunnel....ma come si fà ?? aiutooooooooo :-<
Grazie a Tutti
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Procedure ed attrezzi (parzialmente) alternativi
Mi pregio di apportare la mia personale esperienza, ed una manciata di suggerimenti, alla già esauriente discussione in materia.
Anzitutto il dirompente elemento costituito dal fatto che, stando al mio personale vissuto, non apparirebbe necessario sganciare il cavo del freno a mano (!). Con l'ottima pace d'animo che non potrà che conseguirne per chiunque si volesse cimentare nelle operazioni, amabilmente allontanandosi lo spettro di potenziali accadimenti funesti e conseguenti interventi sul tunnel centrale.
È infatti passaggio che io ho disinvoltamente tralasciato, senza incorrere in alcun inconveniente (la pinza freno sembrerebbe aver sempre garantito la permanenza in sede, ed in giusta trazione, del dispettoso cavetto).
È per certo invece necessario assicurarsi che il freno a mano non sia inserito, dato che altrimenti presserebbe le pastiglie, impedendone l'estrazione (ebbene sì: è piccola ingenuità in cui sono inizialmente inciampato...).
Secondariamente, anche se parmi già osservato nei post precedenti, riterrei utile fugare definitivamente ogni timore relativo all'olio dei freni: nelle operazioni di cambio pastiglie/dischi, non sussiste alcuna necessità di averci a che fare.
L'apertura del relativo serbatoio rimane una buona raccomandazione per facilitare l'arretramento del pistoncino, ma nulla più.
Quanto alle operazioni in dettaglio, confermerei procedura ed indicazioni riportate nel capillare post #7 (ad eccezione di quanto riguarda il freno a mano, appunto), arricchendole con appena un paio di dettagli ed elementi multimediali.
In primis riporto (per l'antica questione di come un'immagine valga più di mille parole) una coppia di esemplari di morse valevoli per l'impiego nelle manovre in discussione.
Ed annoto in proposito come risulti necessaria una morsa con apertura di almeno 12 cm (se le pastiglie sono poco consumate potrebbe bastare anche qualcosa in meno), per poter essere utilizzata in quella che mi appare la posizione più raccomandabile (ovvero in modo che eserciti pressione perpendicolarmente al corpo della pinza, anziché obliquamente, e senza insistere su elementi potenzialmente delicati). Risulta sicuramente possibile aggrappare la morsa anche altrove (e quindi anche morse con apertura minore), ma non mi sentirei troppo tranquillo ad imprimere una compressione inclinata su alcune strutture del retro della pinza, e neppure sul pistoncino stesso. Pur esitando a proferire certezze in materia.
Accludo foto condite da impareggiabili effetti speciali (la prossima volta, magari mi viene pure la buona idea di scattarne una mentre gli attrezzi sono in reale posizione...) per indicare quale dovrebbero essere i punti di appiglio suggeriti: al centro del pistoncino da un lato, e sopra al dado che occupa la posizione simmetrica sul retro.
Quanto all'esecuzione - che ha finito per risultare ben più lineare di quel che avessi temuto e preventivato - la 'tecnica vincente' per me ha consistito nel fissare la morsa e stringerla con efferata decisione, successivamente ruotando il pistoncino fino a che il suo arretramento non rendeva debole la presa della morsa. A quel punto stringerla nuovamente e con rinnovata determinazione, ed ancora ruotare il pistoncino, etc., etc., etc., fino ad operazione completata.
Per la rotazione del pistoncino, infine, per la prima ruota ho anche io fatto ricorso ad una pinza a pappagallo: soluzione sicuramente efficace, benché armeggiarci energicamente accanto alla guarnizione di gomma procuri costantemente un brivido. È stato allora che una inequivocabile intermediazione divina mi ha spinto verso una portentosa alternativa: un mandrino per il serraggio di punte e dischi.
Lo strumento si confà a pennello allo scopo di turno, con la forma ad Y che evita interferenze con il perno della morsa, ed i due elementi sporgenti che vanno ad inserirsi magistralmente nelle cavità del pistoncino (senza minimamente minacciare la terrorizzata guarnizione...).
Unico appunto che aggiungo, è quello di fare un po' di pressione perpendicolare con la mano durante la rotazione, in modo che le due protuberanze dell'arnese (lievemente stondate) non scappino dalle cavità del pistoncino (lievemente stondate anch'esse).
Adesso, mi rendo conto di come non si tratti di uno strumento così comune, e persino poco facilmente reperibile fuori dall'abbinamento con smerigliatrici, trapani, od affini utensili elettrici, ma dopotutto non varrebbe la pena spendere una quindicina di Euro per uno di detti arnesi accoppiati a mandrino (sì: di qualità umile, se ne trovano a partire da tanto modesto prezzo...), anziché procurarsi l'attrezzo imperiale a "modici" 40 Euro (più inflazione degli ultimi dieci anni)?
Al solito, a ciascuno le proprie valutazioni e preferenze.